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Lorenzo Govoni

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Six Sigma: modello DMADV (con esempio)

Nei precedenti articoli abbiamo visto cos’è Six Sigma e uno dei modelli più utilizzati da tale metodologia, il modello DMAIC. In questo articolo ci concentriamo sull’altro modello utilizzato nell’approccio Six Sigma: DMADV.

Il modello è composto dalle seguenti 5 fasi:

  • Define (Definisci): nella prima fase viene sviluppato un business case, e si cercano di comprendere i vari rischi del progetto. Viene creato il team di persone, un piano di progetto e l’obiettivo da raggiungere.

  • Measure (Misura): nella seconda fase ci si preoccupa di trovare i componenti critici per la qualità (CTQ), grazie all’aiuto di sondaggi e ricerche di mercato.

  • Analyse (Analizza): nell’analisi viene generato un disegno e viene analizzata la fattibilità del progetto. Si evidenziano i difetti usando i diagrammi di causa ed effetto ed infine, si identificano i valori dei componenti critici per la qualità o CTQ per il miglior design.

  • Design (Progetta): In questa fase, viene creato un disegno dettagliato del miglior design dalla fase di analisi, e ne viene costruito un prototipo.

  • Verify (Verifica): la fase di verifica aiuta a progettare un piano di controllo e transizione ed a concludere il progetto DMADV.

 

DMADV

 

In che modo DMAIC e DMADV sono diversi?

Prima di vedere i vari step del modello DMADV, vediamo come differisce rispetto al modello DMAIC.

La principale differenza esiste nel modo in cui vengono gestiti i due passaggi finali del processo.

Con DMADV, le fasi di design e verifica riguardano la riprogettazione di un processo per soddisfare le esigenze dei clienti, in contrasto con le fasi di miglioramento e controllo che si concentrano sulla determinazione dei modi per riadattare e controllare il processo.

DMAIC definisce in genere un processo aziendale e quanto è applicabile; DMADV definisce le esigenze del cliente in relazione ad un servizio o prodotto.

Per quanto riguarda la misurazione, DMAIC misura le prestazioni attuali di un processo mentre DMADV misura le specifiche e le esigenze del cliente.

I sistemi di controllo sono stabiliti con DMAIC al fine di mantenere sotto controllo le prestazioni future dell’azienda, mentre con DMADV, un modello di business suggerito deve essere sottoposto a test di simulazione per verificarne l’efficacia.

In sintesi, DMAIC si concentra sul miglioramento di un processo aziendale al fine di ridurre o eliminare i difetti; DMADV sviluppa un modello di business appropriato destinato a soddisfare le esigenze dei clienti.

 

Esempio

Vediamo un esempio per comprendere le varie fasi del modello DMADV.

Ipotizziamo che un’azienda produttrice di dentifricio voglia inserire una nuova tipologia di dentifricio nel processo produttivo.

Il responsabile di produzione, gli addetti al reparto I&T e due esperti di Six Sigma potrebbero avvalersi di un ciclo DMADV per analizzare tutti i requisiti essenziali allo sviluppo.

 

 

Definisci

Gli obiettivi della prima fase sono identificare lo scopo del progetto, processo o servizio, e quindi stabilire obiettivi realistici e misurabili come visti dalle prospettive dell’organizzazione e degli stakeholder. Ciò servirà per creare il programma e le linee guida per la revisione e identificare e valutare i potenziali rischi.

In questo modo viene stabilita una chiara definizione del progetto che punta ad allineare ogni strategia e obiettivo alle aspettative dell’azienda e dei clienti.

Per l’esempio proposto, occorre identificare:

  • Quali sono le aspettative del cliente?
  • E quali obiettivi devono essere impostati al fine di raggiungere tali aspettative?

Come primo step si è deciso di costruire un business case, al fine di descrivere formalmente il problema, i benefici, i costi e l’impatto del progetto sull’organizzazione. Lo scopo dello strumento di business case è quello di giustificare l’avvio di un nuovo progetto six-sigma per soddisfare le esigenze dei clienti e supportare la strategia aziendale.

L’attuale design prevede un prodotto da 100 ml, composto da microplastiche abbastanza inquinanti e gusto alla menta.

In certe situazioni, la dimensione del tubetto, può essere ingombrante per viaggiare, e il design non sembrerebbe molto apprezzato. Il prodotto viene pubblicizzato e venduto online in uno store e tramite l’aiuto di Amazon.

Applicando il processo di progettazione del tubetto di dentifricio, un nuovo design viene proposto. I vantaggi che esso porta sono i seguenti:

  • 25% più ridotto in volume. Ciò aumenterebbe il quantitativo trasportabile, riducendo al contempo le emissioni di Co2 dovute al trasporto.
  • Riduzione del 3% delle microplastiche grazie alla sostituzione e aggiunta di 2 prodotti naturali;
  • Gusto rivoluzionato al limone e alla fragola, per garantire maggiore freschezza e dolcezza.

Secondo alcuni feedback ricevuti, la nuova soluzione soddisferebbe i clienti attuali e potrebbe attrarre nuovi potenziali consumatori.

Pertanto, vengono stabilite le varie attività da eseguire per portare a termine il progetto, avvalendosi di un diagramma di Gantt.

Misura

Conoscere cosa pensa la clientela relativamente al nostro prodotto è una metrica fondamentale in questa fase e nel modello DMADV in generale.

Per farlo vengono misurati i fattori che sono fondamentali per la qualità, o CTQ.

I CTQ vengono determinati dal sondaggio svolto presso la clientela (in realtà vengono usati strumenti più complessi come la house of quality, che però non verrà approfondita in questa sede).

Dall’indagine è emerso che ai clienti interessa fondamentalmente che il tubetto sia piccolo e poco ingombrante, facilmente riciclabile, che dia buon gusto e senza troppi ingredienti chimici e artificiali.

Quindi classificando il risultato per importanza del sondaggio si ha:

  1. Dimensione;
  2. Basso inquinamento;
  3. Gusto;
  4. Con prodotti naturali;
  5. Sbiancante.

Una volta noti i valori di questi fattori, è possibile adottare un approccio efficace per avviare il processo di produzione. È importante qui determinare quali metriche sono fondamentali per lo stakeholder e tradurre i requisiti del cliente in obiettivi di progetto chiari.

 

 

Analisi

Nella fase di analisi si cerca di capire se il nuovo design è conveniente e se potrebbe soddisfare le esigenze dei clienti tenendo conto delle soluzioni dei nostri concorrenti.

Per raggiungere questo scopo si è deciso di utilizzare la Pugh Matrix. Nota anche come decision matrix, essa è stata sviluppata da un professore chiamato Stuart Pugh e rappresenta un modello decisionale che aiuta a scegliere il “miglior concetto” tra le liste di alternative.

La Pugh Matrix è composta da una colonna dei criteri (basata sui CTQ identificati), che sono veramente importanti. La colonna successiva rappresenta la colonna di riferimento rispetto alla quale confronteremo i concetti di progettazione alternativi per ciascun criterio. Per ogni alternativa, avremo una colonna a fianco a quella di riferimento.

Tra i criteri e alle alternative viene associato un valore, che nel nostro esempio può essere +1, 0 o  -1.

Una classifica “+1” significa che l’alternativa di progettazione è migliore al concetto di progettazione di base in riferimento ai criteri di progettazione. Uno “0” significa che sono simili e un “-1” indica che il concetto alternativo è inferiore alla linea di base.

Il prossimo passo è valutare i concetti di design alternativi basati sui punteggi: il concetto che ha il punteggio totale più alto vince.

Confrontando due confezioni di tubetti dentifricio concorrenti, la matrice di Pugh assumerà la seguente forma:

La soluzione migliore, nel caso in cui non dovessimo utilizzare la nostra, è la proposta del concorrente 1, che azzera i benefici, ma per lo meno non va in negativo (cosa che accade al concorrente 2).

Volendo si può decidere di dare un peso, un’importanza ai nostri criteri. Ad esempio se volessimo che la sostenibilità ambientale fosse il valore più importante la matrice di Pugh assumerebbe seguente forma (ciò implica che i valori dei concetti concorrenti vengano moltiplicati per i pesi assegnati al criterio):

Il risultato visto precedentemente non cambia: la scelta tra i due concorrenti migliori è di certo quella del concorrente 1.

 

Design

Questa è la quarta fase della metodologia DMADV, ossia dove il concetto sviluppato nella fase precedente di analisi viene convertito in un prototipo.

Lo scopo è quello di creare un prototipo del tubetto di dentifricio che sarà studiato nella fase di verifica. La creazione di un prototipo aiuterà il team logistico a visualizzare il concetto ed a valutare potenziali problemi che possono essere affrontati prima di testare l’imballaggio finale nella fase di distribuzione del prodotto.

Solitamente, il disegno viene inviato al fornitore, il quale con l’aiuto del programma CAD, crea i disegni. Viene creato un programma che contiene le istruzioni per creare il prototipo tramite macchine a controllo numerico (CNC).

Alla fine della prototipazione (e in particolare di ogni fase del metodo DMADV) avviene quella che è definita Tollgate Review: non è altro che un checkpoint in un progetto DMADV in cui i membri del team si incontrano per determinare se la squadra ha completato con successo la fase precedente o meno e decidere se possono passare alla fase successiva.

Il fine della revisione è di assicurarsi che gli obiettivi della fase di progettazione siano stati soddisfatti e il team è pronto per passare alla fase successiva.

 

prototipo DMADV

 

Verifica

Nella fase finale, il team convalida che il progetto sia accettabile per tutte le parti interessate.

Per farlo si possono usare due strumenti:

  • L’analisi dei dati;
  • Il Balanced Scorecard.

Attraverso l’analisi dei dati, si possono confrontare statisticamente i due design dei tubetti di dentifricio, aiutandoci a capire i miglioramenti fondamentali per soddisfare il cliente.

In questo modo si riesce a determinare se le aspettative saranno confermate, se l’implementazione sarà ampliata e se si è ottenuto il risultato sperato.

Tramite il secondo strumento invece, è possibile pianificare e gestire le attività commerciali alla visione e alla strategia dell’organizzazione, migliorare le comunicazioni esterne e monitorare le prestazioni dell’organizzazione rispetto agli obiettivi strategici.

In particolare, si tenta di conciliare il prodotto attraverso la creazione e la comunicazione di un quadro globale completo a tutti i membri dell’organizzazione, dall’alto verso il basso, prendendo una visione a lungo termine di ciò che realmente sono gli obiettivi strategici dell’azienda.

Comunque andrà, l’azienda farà un buon uso delle conoscenze acquisite attraverso l’esperienza e cercando di mantenere la necessaria flessibilità di un tale sistema per far fronte alle esigenze del mercato in rapida evoluzione.

In particolare, per il tubetto di dentifricio, la direzione ha approvato il progetto di puntare su due linee di dentifricio (una alla fragola e una al limone), al tempo stesso che garantisca uno sbiancamento dei denti, rischiando un po’, ma contestualmente cercando di rispettare le aspettative della clientela riguardo ai costi, alla dimensione e alla sostenibilità ambientale.

Pertanto, si è deciso di utilizzare il design baseline, che è comunque migliore della concorrenza rispetto a tali fronti come visto nella fase di analisi.

 

verifica dmadv

Conclusione

In questo articolo abbiamo visto cos’è il metodo DMADV e le fasi da cui è costituito.

L’esempio proposto è didattico e utilizzato al solo scopo di far comprendere più facilmente al lettore come ogni fase funziona.

La metodologia Six Sigma si avvale di DMADV in diversi settori per ottimizzare un processo e beneficiare di questo approccio strutturale.

Mentre il modello DMAIC viene utilizzato su un prodotto o processo già esistente ma che non soddisfa più le esigenze e / o le specifiche del cliente, il modello DMADV è associato a nuovi servizi e progetti di prodotto e potrebbe non funzionare sempre con prodotti e processi esistenti.

D’altro canto, ci possono essere situazioni in cui è possibile utilizzare DMADV anche quando un miglioramento del processo non soddisfa le aspettative o semplicemente fallisce.

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Business Lean Manufacturing, Problem Solving, Qualità

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